Delia è "una brava donna di casa" nella Roma del dopoguerra: tiene il suo sottoscala pulito, prepara i pasti al marito Ivano e ai tre figli, accudisce il suocero scorbutico e guadagna qualche soldo rammendando biancheria, riparando ombrelli e facendo iniezioni a domicilio. Secondo il suocero però "ha il difetto che risponde", in un'epoca in cui alle donne toccava tenere la bocca ben chiusa. E Ivano ritiene sacrosanto riempirla di botte e umiliarla per ogni sua "mancanza".
Film in bianco e nero che racconta le donne prima del 1946 anno in cui andarono a votare per la prima volta
Non l'ho ancora visto, in questo periodo cerco di evitare film drammatici e tristi, non sono nello stato d'animo di apprezzare la bravura della Cortellesi come regista ed interprete.
C'è il vivere delle persone prima del 1950. Non è proprio triste è come si viveva e cosa le donne poi hanno guadagnato nella vita rispetto all'uomo. Comunque fai bene guardare solo quello che ti dona piacere
Visto. Me lo aspettavo come dire... più drammatico anche se comunque il tema non è solo la conquista dei diritti delle donne fino ad allora negati come il voto nel primo dopoguerra ma anche la violenza sulle donne perpetrata in ambito domestico. Le donne non contavano nulla, zero. Mi aspettavo scende drammatiche invece anche il "pestaggio domestico" è stato mostrato in maniera più soft, le canzoni e musiche stemperavano la drammaticità, quasi una scenetta teatrale ma nella realtà non era così. Forse una scelta dell' autrice regista, per rendere l' idea della condizione senza la drammaticità che ci si sarebbe aspettati.
Se la violenza domestica è una forma di "male", ricordiamoci che il "male" più cattivo è quello che sembra normale, la violenza per essere tale non ha bisogno di sangue, basta una sberla o la semplice ostentazione della forza.